Middleware
Segger ha sviluppato numerosi componenti di middleware che gestiscono una GUI, lo storage di informazioni su qualsiasi media, la comunicazione.
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Leggi tuttoSegger ha sviluppato numerosi componenti di middleware che gestiscono una GUI, lo storage di informazioni su qualsiasi media, la comunicazione.
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Leggi tuttoSegger propone il sistema operativo hard real-time embOS, potente e funzionale, ora disponibile in tre versioni:
embOS: il kernel general-purpose.
Kernel ultra-compatto (1.5KB di codice) disponibile per tutte le maggiori architetture di microcontrollore. E' dotato di funzionalità di trace funzionale (tramite il tool SystemView) e dotato di un ricco middleware:
embOS-MPU
Il kernel per Cortex-M con supporto per la MPU (Memory Protection Unit) che garantisce maggiore sicurezza gestendo task privilegiati e task confinati in zone specifiche della memoria. E' dotato di funzionalità di trace funzionale (tramite il tool SystemView) e di un ricco middleware, come embOS standard.
embOS-SAFE: il kernel per applicazioni safety-critical
embOS-Safe: versione certificata sino al livello SIL3 per applicazioni Safety-Critical. Questo kernel supporta al momento l'architettura Cortex-M.
Da poco è anche disponibile il bundle emPack, il sistema operativo Segger che include il kernel embOS completo di un moderno middleware.
Cerca un sistema operativo con un middleware veramente completo e in codice sorgente? Segger presenta emPack un bundle che comprende i senguenti moduli: embOS, emNet PRO, emCompress, emCrypt PRO, emFile PRO, emModbus, emSecure, emSSH, emSSL, emUSB Device PRO, emUSB-Host PRO, emWeb emWin PRO, IoT Toolkit
Cerca un ambiente di sviluppo completo per Cortex-M dotato di un ambiente IDE (Embedded Studio), di una sistema operativo precompilato, del debugger J-Link e di una scheda di valutazione della Segger basata su NXP K66 (Cortex-M4)? La soluzione è Embedded Studio PRO
IAR Systems è una società svedese indipendente con oltre 30 anni di esperienza nel campo dei compilatori C per microcontrollori. L’offerta tecnica di IAR oggi comprende:
Quale criterio si può utilizzare per comparare le prestazioni di un microcontrollore oppure di una toolchain con prodotti concorrenti? L’azienda CoreMark è specializzata nella creazione di programmi per il benchmarking. Nel seguito sono riportati i risultati ottenuti da varie release della toolchain IAR per ARM. Numeri CoreMark più grandi indicano prestazioni migliori; si può notare la progressione straordinaria della toolchain IAR chiamata a compilare delle applicazioni di benchmarking per varie architture ARM: (altro…)
Leggi tuttoJ-Link SDK consente di integrare le funzionalità del J-Link all’interno di una propria applicazione. E’ usato in ambienti di sviluppo professionali (come IAR, Keil) per abilitare il J-Link al debugging. E’ anche utilizzato in applicazioni personalizzate per la produzione in serie. (altro…)
Leggi tuttoChe cos’é un dispositivo IoT?
Esso è essenzialmente un sistema embedded. In più, i dispositivi IoT possono interagire tra loro o con un server o con il cloud. Per comunicare con altri dispositivi IoT, esso dovrà adottare un protocollo adeguato, come MQTT. La connessione vera e propria avviene per mezzo dei ben noti protocolli IP o UDP.
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Edizione per la sicurezza funzionale di IAR Embedded Workbench for Arm, certificato come strumento qualificato per lo sviluppo di applicazioni correlate alla sicurezza secondo una serie di standard industriali. (altro…)
Leggi tuttoJ-Trace PRO per Cortex-M è il nuovo emulatore della Segger con supporto per il trace. La grande novità offerta da questo strumento è la possibilità di effettuare il trace in “streaming”, cancellando il limite del numero di campioni acquisibili a causa di una limitata dimensione dei buffer di memoria o per i colli di bottiglia nel trasferimento dei dati verso il PC di sviluppo.
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Nuova famiglia di emulatori di IAR Systems per i core Cortex-M, Cortex-A/R con connessione USB (altro…)
Leggi tuttoJ-Link è una famiglia di emulatori che supportano le architetture ARM (JTAG/SWD), Renesas RX (JTAG) e Microchip PIC32. J-Link è uno strumento polivalente, utilizzabile per il debug oppure per la produzione. E' alimentato tramite la porta USB e a sua volta può fornire 5V al target attraverso il pin 19. Nel caso in cui si utilizzi l'optoisolatore, questo pin sarà utilizzato per alimentarlo lato emulatore. Tutti i modelli di J-Link sono integrati con l'ambiente di sviluppo IAR Embedded Workbench
GDB Server è un server remoto che consente l'uso di J-Link con GDB o qualsiasi toolchain che utilizzi GDB come interfaccia di debug. Gratuito! E' sufficiente possedere un J-Link per utilizzarlo GDB Client (lato PC) e GDB Server (lato target)comunicano tra di loro attraverso una connessione TCP/IP usando il protocollo standard GDB. GDB supporta un set standard di comandi come aprire un file elf/bin, leggere e scrivere in memoria, ecc... GDB supporta anche comandi di monitor del target interpretati dal GDB Server e tradotti in comandi per il J-Link.
Per applicazioni che lo richiedano, sono disponibili tre tipi di optoisolatori:
L'optoisolatore JTAG e quello SWD non sono intercambiabili. Vanno scelti sulla base della porta di debug presente sulla scheda.
J-Flash è una utility software a pagamento per Windows (abbinabile a qualsiasi J-Link (non di tipo "Lite") e abilitata in fabbrica per i J-Link modello Plus, Ultra-Plus e PRO e Flasher-ARM) che consente la programmazione della flash interne (NOR), esterne parallele (NOR) e esterne SPI dei microcontrollori con core ARM, RX. E' un classico tool per la produzione che automatizza il processo di programmazione delle flash. E' implementato sotto forma di interfaccia grafica, ma può operare anche in riga di comando ed è basato su una configurazione di progetto.
Chi lavora con un microcontrollore ARM7 o Cortex-M3 sa che la RAM generalmente limitata impone di eseguire il codice da Flash. L'esecuzione di codice in flash implica l'uso dei breakpoint di tipo hardware, presenti in numero limitato. Le CPU ARM7, ad esempio, supportano solamente 2 breakpoints hardware corrispondenti ad un massimo di 2 punti di interruzione sul codice. Con i Cortex-M la situazione è leggermente migliore, con in genere da 4 a 6 breakpoint hardware. In molti casi il debugger JTAG necessita di uno dei due breakpoint hardware per funzionare, limitando a uno solo i punti di interruzione del codice selezionabili. Le CPU ARM supportano anche i software breakpoint ("trappole"), ma questi sono utilizzabili solamente con il codice che gira in RAM. Segger ha recentemente risolto il problema con l'introduzione del tool Flash Breakpoint. Questa soluzione tecnica esclusiva offerta dal probe J-Link si basa sulla riprogrammazione di singoli settori di flash sostituendo l'istruzione che si vuole marcare con un breakpoint con un software breakpoint. La riprogrammazione della flash avviene in background e richiede un tempo impercettibile. Il meccanismo è trasparente rispetto al debugger: quest'ultimo non riporterà più un errore al tentativo di introdurre più breakpoints rispetto a quelli messi a disposizione dal core. Il sistema è ottimizzato per garantire la massima efficienza: l'instruction set simulator integrato limita il numero delle effettive riprogrammazioni dei settori di flash per stressare l'hardware il meno possibile.
J-Trace è uno speciale emulatore della Segger che oltre al supporto JTAG/SWD, acquisisce i segnali di trace generati dalla cella ETM (opzionale nei core Cortex-M). Con questo strumento è possibile catturare tutto il flusso delle istruzioni eseguite dal core del microcontrollore in tempo reale.
Esistono due modelli di J-Trace: J-Trace e J-Trace-PRO.
J-Trace PRO introduce l'acquisizione in streaming (per un tempo illimitato) dei dati di trace, l'unico limite è lo spazio su disco del PC
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- Dalla SS36: uscire a Monza Centro / Villa Reale.